IL GIOVANE SOGNO

Carissimi fedeli,

oso immaginare all’inizio di questa riflessione, il Giovane-Signore, che come Giuseppe, sogna ad occhi aperti e consegna alle sue amate creature, l’uomo e la donna, il suo sogno puro, casto, prezioso, cristallino, incontaminato, pulito, energico, vitale, impegnativo, concreto, coinvolgente, attraente, bello, naturale, colorato, vivo, amorevole e generante amore; poi Il Giovane si accorge che nella storia della sua umanità, questo suo Sogno-Disegno d’Amore è stato coperto da incrostazioni umane, su di esso si sono sedimentate tante polveri inquinanti, il Disegno ha perso la vivacità dei suoi colori e la vividezza del suo splendore e… viene Gesù, Il Restauratore, che toglie dal Piano tutto il sudiciume e la sporcizia e Lo riporta al suo antico splendore, al luccichio di quando era uscito dal Cuore e dalla Mente di Dio Padre e con fiducia grande e rinnovata Lo affida a noi, chiedendoci, come l’architetto Renzo Piano a Pietrelcina: mi raccomando, figli, non Lo rovinate di nuovo questo Sogno! Dimostratemi veramente che posso aver fiducia di voi, perché siete diventati adulti e responsabili e vi lasciate spingere e motivare dall’amore vero e profondo e non dall’osservanza arida di una legge; sento che questo sogno, così puro uscito dal Cuore di Dio e consegnato a noi, è una grandissima provocazione che ci spinge a riflettere: che cosa ne abbiamo fatto del Sogno-Piano d’amore di Dio che è la famiglia? Come la abbiamo ridotta? Ed in senso anche più largo, come viviamo le relazioni di uomo e di donna, che all’interno del sogno sono quelle di fratello e sorella?

Ancora: scopriamo con senso di meraviglia fanciullesca la bellezza di essere creati uomo e donna, con caratteristiche fisiche, psicologiche e spirituali diverse? Avvertiamo la grandezza spirituale della diversità della coppia e come la viviamo? Come un’ occasione di scontro o come la possibilità grandissima di completamento? Conosco, in senso biblico, che la mia solitudine di maschio-uomo è colmata dalla presenza-dono-compagnia della donna-”uoma”? L’uomo invece dal suo basso ci consegna il progetto della vita da single o di una vita in due, fotocopiati o a scadenza-”voluttà”; noi cosa scegliamo? Nel Sogno di Dio ci sono colori diversi e vivi, fuochi d’artificio variopinti, a volte anche scintille, ma mai colpi d’arma da fuoco, che feriscono o colpiscono mortalmente.

Invece a morire tante volte, oggi soprattutto, è questo Sogno, che è stato quasi tolto dal cuore dei giovani, menomale che non ci siamo riusciti; comunque è un poco in sofferenza, ha bisogno di molto ossigeno-fede, ma non è ancora in agonia! In questa sede voglio anche spingere a recuperare la capacità di svolgere bene le prove il giorno prima della gara e magari di tentare di partire in pole, in prima posizione cioè, vincere la corsa. Sto parlando del fidanzamento: cosa ne abbiamo fatto dell’innamoramento? Aiutiamo i giovani a partire “sparati” con l’auto del loro cuore? Facciamolo accendere questo cuore, partire a mille all’ora, recuperiamo per strada la benzina della fiducia reciproca, del rischiare tutto per l’altro, della bellezza del compromettersi totalmente, del dare la vita per l’altro, di immischiarsi e arrotolarsi integralmente nel manto dorato dell’amore dei cuori, creati da Dio fino a dire poi: SI!

Mi sono perso, mi arrendo, l’Amore mi ha cambiato e convertito, mi sono innamorato, parto con te a mille all’ora! Ma perché? Come è possibile, qualcuno ti chiede, o giovane? “Mi sto leggendo dentro e scopro che questo motore-Ferrari pieno d’amore che sono io, proviene dal Progettista-Fantasista, chiamato Dio Padre e quanto più conosco i suoi meccanismi, tanto più io Lo amo e quanto più lo riconosco, tanto più ho fede in Lui e restando in amicizia con Lui e con la sua casa costruttrice, chiamata Chiesa, io scopro con meraviglia i suoi ingranaggi e valorizzo sempre di più la sua potenza e sviluppo pienamente tutti i giri del suo motore; magari anche quando sono un po’ in là negli anni, perché, mi hanno detto quelli che l’hanno provato, che questo motore solo con un po’ di sana lubrificazione è capace di girare a mille anche quando si fa anziano, anzi potrebbe girare anche meglio in quegli anni”.

Aiutaci, Signore, a vederTi perfettamente e chiaramente nella bellezza dei nostri amori e fa che noi sappiamo custodire con amore di figli questo Sogno che ad occhi aperti, con coraggio, ancora ci affidi.

don Luigi, servo vostro

6 ottobre 2018, gregorio-de-stefano